venerdì 4 gennaio 2008

Di nuovo sulla laguna

Sono di nuovo sulla laguna da qualche ora. Così rientro nel triangolo delle bermuda per la connessione internet che qui, con questa pc card, è davvero impossibile. Sembra un miracolo che possa scrivere, stasera. Sono contenta di essere di nuovo qui, protetta nel mio nido ristoratore. Da domani si comincia di nuovo a studiare con rinnovato impegno, nel tentativo, che so già essere vano, di addolcire in qualche maniera le ustioni a cui ho esposto il mio cuore negli ultimi giorni.
Eppue stasera ho il terrore che questo nido si trasformi in una tana, da cui diventi impossibile uscire, per paura di quello che mi aspetta. Torna, di nuovo, la riflessione sull'uscita, sull'Ausgang, sulla liberazione. Sento che questo 2008 deve essere affrontato con coraggio e pazienza, ma anche con maggiore ironia, voglia di non prendersi sempre troppo sul serio, con la capacità di ritagliare spazi in grado di rinferscarmi un po'. Ma nonostante tutti questi buoni propositi, stasera me ne sto qui, sprofondata sul mio divano e mi sento più asciugata di quel ciottolo che ho raccolto sul lido di Ostia.

6 commenti:

Giovanna Alborino ha detto...

dai che con un po' di buona volonta', ti sentirai meglio di prima..la vita ce l'hai e la devi vivere con tutta te stessa...

Zion ha detto...

E poi ogni tanto è assolutamente necessario sprofondare in un divano con una buona coperta e una tisana in mano...coccolati e prenditi cura di te.
A me fa tanto bene fare cose banali e magari un po' stupide: farmi una doccia bollente, usare un balsamo particolarmente buono, spalmarmi una crema profumata, bere la mia tisana preferita, leggermi un libro che avevo sul comodino da secoli e che ancora non avevo avuto tempo di prendere in mano.

I ciottoli sono buoni come fermacarte, non come catalizzatori di pensieri malinconici ;)

Un abbraccio,
Zion

Gianluca ha detto...

L'ironia non bisogna mai perderla, sempre cercare di ridere di noi stessi..specie quando siamo nella tana a leccarci le ferite e fuori piove un mondo freddo..

mario ha detto...

dai forza e coraggio
ahahhahaha
Sprofondata sul tuo divano???
ahhhhhhhh cara collega già ti adoro!!!!!
scambio di link subito!!!
cazzo subito!

°bio° ha detto...

Il pericolo che un rifugio diventi una tana è sempre presente, non lasciamoci intimorire dal mondo lì fuori, non è cattivo è solo che non ha ancora capito come si viva una vita piena di significato..

Spippy ha detto...

Barbara..cavolo, non riesco a staccarmi dal tuo blog. Passo da un post all'altro senza sosta, li divoro con gli occhi. Descrivi le emozioni in modo stupendo. Mi sembra di poterle toccare con mano, tanto le sento vicine al cuore.