mercoledì 5 dicembre 2007

Corpo a corpo

Giornate dense di corpi. Lascio che ogni sensazione passi attraverso il corpo, attraverso il calore degli abbracci, la levità delle carezze, la densità dei baci. Cerco una fusione che fluisca nello stringere mani, una comunione che si realizzi nelle corrispondenze delle voci e dei suoni.
Mi concentro sul suono ovattato delle sue parole, sulla delicatezza delle sue risate e cerco di risarcire il suo dolore con una serie di attenzioni, che so non essere mai sufficienti. Così il suo corpo ferito e martoriato si ristora nel mio ed io ritrovo in noi il dolce sapore della diade, respiro il forte mistero della nascita, cerco una inutile fuga dalla morte. Tutto, adesso, parte e si risolve nei corpi, il mio e il suo, così uniti, così diversi. E tutti i miei pensieri si costruiscono attorno a questa concretezza della carne e del sangue, alla densità del contatto, al profumo della pelle, alla morbidezza dei capelli. E allora mi fermo a pensare a come il suo corpo abbia ospitato il mio e alla sua dolce richiesta di rendere presto il mio un luogo accogliente per chi verrà.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Non ci sono parole per consolare, per stare vicini, per non far pensare, ma sappi che anche se non ti dico ti penso, e che in qualsiasi momento se hai bisogno di due chiacchiere o di due risate, di pettegolezzi o di cazzate io ci sono. Ti penso spesso dall'ultima telefonata. A presto, così si parla un po' di fav...!!!!Un abbraccio. Lafrancy

Anonimo ha detto...

Ciao , mannaggiaaaaaa, mi manca il teuccio e le chiacchiere il mercoledì pomeriggio a casa tua,
mannaggia tutto anche la tua dolcissima mamma ci sarebbe potuta essere, l'ho vista una sola volta ed ho capito che è una bellissima persona, mannaggiaaaaa tutto, ti voglio bene, un bacio a tutte e due
Anna