mercoledì 6 febbraio 2008

Un gatto che si morde la coda

Torno a scherzare con Alida sulle mostruosità linguistiche che proprio non ci vanno giù. Torno a pensarci oggi, dopo aver costretto i miei studenti ad una lezione a scuola sul senso del linguaggio e i suoi limiti. “I limiti del mio linguaggio sono i limiti del mio mondo”: ripeto spesso questa frase di Wittgenstein ai miei ragazzi per convincerli a non richiudersi nelle strettoie del dialetto, del linguaggio comune, delle sciattezze linguistiche a cui tutti siamo ingenuamente esposti. Mi guardano con quegli occhi spauriti, allora passo a Orwell e alla “neolingua” di “1984” e, dopo aver constatato che anche così non riesco a risvegliare le loro menti addormentate della prima ora, concludo con l’ultima arma, un Don Milani appena sdoganato in quell’ibrida cultura del Partito Democratico. E allora racconto loro come il sacerdote scomodo invitasse i suoi ragazzi di Barbiana ad imparare, ad arricchire i propri vocabolari, perché “una parola che non sapete oggi è un calcio in culo che prenderete domani”. Capiscono, il “calcio in culo” prima li sveglia e, poi, dopo poco, li convince.
Il problema però è che oggi i nostri vocabolari, anziché assottigliarsi come previsto nella distopia orwelliana, si dilatano a dismisura, andando ad accogliere espressioni, formule, modi di dire a dir poco insopportabili. Ad usarle, poi, non sono solo quindicenni di un liceo di provincia (a cui molte cose possono essere perdonate), ma intellettuali, giornalisti, artisti. Così io e Alida ci siamo messe ad elencare quelle mostruosità espressive da cui tutti sembriamo contagiati. In cima alla classifica sta quell’odioso “piuttosto che”, usato in funzione disgiuntiva, che oggi sembra andare tanto di moda. “Quest’estate andrò in Corsica piuttosto che in Croazia”, dice qualcuno. Ok, allora io non so più parlare la mia lingua e il mio italiano è invecchiato “piuttosto che” impreciso, se io proprio non riesco ad usare “piuttosto che” in questo modo. Alida mi fa notare che martedì scorso anche Anna Finocchiaro lo ha usato, ma a lei perdoniamo tutto: “certo se alle primarie si fosse candidata lei, piuttosto che Veltroni, l’avremmo votata”…e così è corretto. Al secondo posto della top ten sta l’insuperabile “tra virgolette”, ovviamente accompagnato da indice e medio che si flettono a intermittenza, subito seguita da “a 360 gradi” e “a tutto tondo” (“ti offre una precisione a trecentosessanta gradi”, “una visione a tutto tondo”, “foto a tutto tondo”, “vi presentiamo adesso una intervista a tutto tondo con”….aiuto!!!!!).
Visto che viviamo una vigilia affannata di campagna elettorale, che dire di quel “ha deciso di scendere in campo” che, nel 1994, marcò la decisione del Berlusca di impegnarsi in politica?
Ma presto io e Aliduzza decidiamo di inoltrarci nella giungla intricata del “linguaggio informatico” e cerchiamo di ricordare tutte quelle odiose formule così inflazionate nel linguaggio di oggi che derivano dalla nostra confidenza con il mondo dei computer. Iniziamo così un’altra classifica, che continuiamo ad aggiornare, essendo “una strada senza sfondo”: si inizia con l’odioso “di default”…ma che vuol dire? Ma si può usare un’espressione più brutta? “Stasera il vino è di default”, poi si continua con “abbiamo molti link in comune”, “ci interfacciamo bene”, per poi concludere (scoperta di questi giorni) con “sono in loop”. “Sono in loop”?????????? Giovanna dice che il significato è sentirsi in uno stato d’animo bloccato, essere in una situazione da cui non riesco ad uscire e…visto che non capivo bene e vista la mia ignoranza in materia, ha pensato bene di farmelo capire dicendo: “insomma Babi, è un gatto che si morde la coda!”. Nooooo, vi prego noooo, anche “il gatto che si morde la coda" nooooo! Voi che dite?

15 commenti:

Anonimo ha detto...

fantastico!!! ormai questo blog anche multimediale...un delizioso mix tra pezzi di televisione e cinema intramontabili saggiamente mescolati con i tuoi pungenti e geniali post...
complimenti ancora...e soprattutto è meraviglioso sentirti reagire così dopo l'ultimo post...
a proposito...ma vogliamo parlarne di espressioni tecniche tipo "backuppiamo & co." terribili traslitterazioni maccheroniche dall'inglese oppure gruppi di amici con frasi tipo "stasera aperichic"?
la lista sarebbe ancora molto molto lunga...
povero il nostro Italiano...
saluti

Gianluca ha detto...

Barbara, con la mia ex non sarebbe potuta durare quando una sera al cinema se ne uscì con un "shifta di un posto"..shifta????? ecco..chi parla male pensa male....
ovviamente non lo capii allora ma molto in seguito..

ti segnalo anche l'orrida espressione "nella misura in cui" :-)

un abbraccio

Anonimo ha detto...

Uè Babi, figo il tuo post! Vieni a farti un ape con i raga?....!
ti abbraccio

Bk ha detto...

"Le parole sono importanti!!!"
brava Barbara, continua così coi tuoi ragazzi... svegliali.

Anonimo ha detto...

Io amo molto alcune lingue estere.
Ma aggiungo che l' italiano è la più bella.Non ha paragoni.
Nel linguaggio parlato e scritto ritengo ci debba essere una difesa profonda dell' italiano.
Soprattuto non in ambito multimediale, insomma.
Le cose che mi infastidiscono molto però sono l'utilizzo delle K al posto delle C, del X al posto del PER ecc.... tutto in nome della rapidità..si perchè si deve correre sempre e se non si sta attenti ti inglobano senza che tu te ne accorga...

Fragola ha detto...

Io non riesco a capire quanto dura un ATTIMINO... O dove si colloca una cosa PIù ESTREMA... e QUANT'ALTRO!
ciao

Anonimo ha detto...

Io dico che il gatto non è così stupido! Siamo noi che lo vediamo così....lui gioca!
by

fabio r. ha detto...

grazie per la visita collega! Always welcome...
Io spesso quando mi arrabbio con i miei studenti urlo come Moretti: "ma come parli?? Le parole sono importanti!!" ma loro non capiscono la citazione... che tristezza.
A presto.

°bio° ha detto...

ci stai dentro, babi!! ops, ci sono cascato anche io... AIUTO!

LauBel ha detto...

che carino questo post! fa sorridere su argomenti che altrimenti farebbero molto inquietare!!!

Mamma Simona ha detto...

se lanci una petizione contro il "piuttosto che" la firmo.
Il mio professore di Italiano odiava, a ragione, anche "oggi come oggi".

MAURIZIO DI FORTUNATO ha detto...

cara Barbara, mi associo alle tue lamentele sull'inquinamento della bellissima lingua italiana, purtroppo l'informatizzazione crea nel linguaggio degli adolescenti nuovi e sconvolgenti vocaboli dalla etimologia non italiana.
Tra qualche anno se non cambiamo registro sarà resa ancora più difficile la comunicazione intergenerazionale.
Speriamo bene !

Anonimo ha detto...

eh si! chi parla male pensa male e fa cattiva politica (e qualche volta rompe pure li cogl...)

ma ti ricordi di questa? Se non erro ci hai fatto pure qualche lezione.....

-L'ONU ha commissionato un sondaggio a livello mondiale.

La domanda era questa: "Dica onestamente qual è la sua opinione sulla scarsità di alimenti nel resto del mondo"

Il risultato e' stato il seguente:

* gli europei non hanno capito cosa sia la "scarsità"

* gli africani non sapevano cosa fossero gli "alimenti"

* gli americani hanno chiesto il significato di "resto del mondo"

* i cinesi, straniti, hanno chiesto maggiori delucidazioni sul significato di "opinione"

* nel parlamento italiano si sta ancora discutendo su cosa sia "onestamente"


Giovi

Anonimo ha detto...

tra un calcio nel culo piuttosto che una mazzata nei denti preferisco arrampicarmi sugli specchi e fare come il gatto che si morde la coda; scusa babi ma lo sai spesso vado in loop , ovviamente tra virgolette, e tendo a sparar cazzate, più che mai in campagna elettorale e mi chiedo: ma se continuiamo ad interfacciarci a tutto tondo con queste facce di m…. se va bene, per default ci toccano altri 5 anni a 90° altrimenti dovremmo pure girarci a 360° !!!
bacini
Giovi

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie