domenica 7 ottobre 2007

Indometacina

Scrivo da Roma, dopo un mese di silenzio. Solitamente il mio mutismo è indice di benessere e serenità, di un mio ritirarmi in me stessa a godere gli attimi senza bisono di rimuginare come al mio solito. E' la terapia della scrittura che mi offre riparo ogni volta che ho bisogno di fare ordine nei miei pensieri. Quest'estate, invece, mi sono consessa delle pagine divertenti, buttate giù senza bisogno di lenire nessun dolore, nessuna delusione, senza bisogno di rintracciare, ancora una volta, un farmaco efficace....ho scritto così anche per prendermi un po' in giro, per ridere un po' di me e di quello strano zoo che è la mia famiglia. Settembre, invece, è stato un mese drammatico e non ho scritto perchè prostrata a terra da emicranie sempre più terribili e incontenibili, schiacciata da un corpo che non riesco più a controllare. Indometacina. Sono sopravvisuta grazie a dosi massicce di indometacina. Chissà cosa succederà. Adesso mi sento completamente distrutta, ma sto cercando la forza di reagire, anche pensando alle parole di mamma che è stata qualche giorno ad Orbetello a coccolarmi un po' e che mi ha curato e sostenuto nonostante tutto. Adesso, invece, mi godo le coccole del mio Riccardo, insieme a questa città così amata. Che dobbiamo visitare in macchina, purtroppo, invece che in moto, visto che sta piovendo da ieri.

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