mercoledì 13 maggio 2009

Cicatrici

Riesco a riemergere dopo un mese di lungo e inaspettato silenzio. Scrivo solo adesso, dopo aver seguito con amorevoli cure la cicatrizzazione di una ferita tanto profonda, quanto inaspettata. Evidentemente dovevo aggiungere anche questo dolore al lutto immenso e devastante per la morte di mia madre. "La vendetta è un piatto che va servito freddo", mi dicevi più di dieci anni fa. A me invece è scesa nelle viscere come un fuoco bollente e ancora mi brucia lo stomaco. Chissà se leggi ancora queste pagine. A volte mi viene in mente che adesso potrebbe essere il mio turno, nel gioco assassino delle continue ritorsioni. Ma sono pensieri che mi sfiorano appena, solo per addolcire la rabbia che ha stritolato i miei giorni.
Giorni intensi, quelli passati. Giorni di grande stanchezza, per un pendolarismo quotidiano che ha cominciato ad essere insopportabile dopo un anno trascorso ad accumulare chilometri, giorni inchiodata alla scrivania per la stesura di un capitolo per un manuale di filosofia che mi impegnerà fino alla fine del mese. Giorni di sole, finalmente. Un sole caldo, avvolgente, che scalda la mia anima dopo un inverno umido come i miei giorni. Prometto che tornerò a scrivere, prometto che tornerò a leggervi (eppena finito Heidegger e compagni...), prometto che tornerò a respirare di nuovo futuro, prometto ai miei ragazzi che li accompagnerò con tutte le mie energie verso questo esame di maturità che tanto li terrorizza e prometto (a te) che mai chiederò "vendette", perchè mai riuscirei a farti del male. E so che lo sai, purtroppo.

9 commenti:

Vagamundo ha detto...

Credici nel tuo lavoro, nel tuo presente, nell'avvenire impresso nelle pupille dei tuoi ragazzi. E' incommensurabile il bisogno che il paese ha di insegnanti appassionati. Certo che in italia non dev'essere facile...
Di abbandoni e cambi di rotta potrei parlare a lungo, di perdite dolorose pure.
Posso solo dire che metabolizzare é un percorso, ci vuole il tempo che ci vuole. 5 anni per accompagnare un brufoloso impubere alla maturitá e vederlo iniziare a camminare, ma chi puó dire quanto per accompagnare un lutto ai recessi meno attanaglianti del cuore?

Bk ha detto...

Bentornata amica mia.
Un bacio Bk

Bruno ha detto...

bentornata .... sarà dura, molto dura ma quando la testa riesce ad riemergere ed uscire dalla "sfera" tutto rinasce... a me era successo cosi

fabio r. ha detto...

ben riletta, un abbraccio

Anonimo ha detto...

Bentornata, anche se leggo che non stai proprio bene.
Mi raccomando...
Un abbraccio!

Federica ha detto...

che bello trovare una prof così innamorata del suo lavoro!

Baol ha detto...

Un abbraccio forte

Prisma ha detto...

Ah, le vendette... Che brutta cosa.
Fai bene a non lasciarti trascinare nel gorgo...
L'amore, anche se legato ad un passato che non potrà mai più tornare, è meglio proteggerlo dalla contaminazione delle ritorsioni e delle recriminazioni.

Anonimo ha detto...

Non riesco mai a preparare piatti freddi, non li digerisco e quindi non mi riesce neanche cucinarli.
Se avessi voluto la vendetta avrei scelto altri tempi e modi.
E' stata una scelta dolorosa e obbligata, un conatus orbis conservandi. Credimi meglio sparire il tempo crea eroi.